APPELLO AL MINISTRO DELL’INTERNO: “CARABINIERI FERITI, PER ASSICURARE IL SERVIZIO, RINUNCIANO AL RIPOSO MEDICO E CONDUCONO IN TRIBUNALE IL LORO AGGRESSORE”

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IL COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI DI LATINA AL COLLASSO – STAZIONI E SEZIONI RADIOMOBILI DI LATINA E APRILIA RIDOTTI ALL’OSSO

Una preoccupante e cronica carenza di personale sta mettendo a dura prova le donne e gli uomini del Comando Provinciale dei Carabinieri di Latina, impegnati nei reparti territoriali del sud pontino.

L’annosa criticità che ormai affligge molti reparti dell’Arma non solo aumenta il rischio sui luoghi di lavoro per gli operatori di polizia, ma li espone anche a un elevato stress fisico e mentale, una condizione che si ripercuote negativamente sul benessere del personale, sulla motivazione e sull’efficienza istituzionale.

Carmine Caforio, Segretario Generale dell’U.S.M.I.A. Carabinieri, lancia l’allarme: “Se non si interviene tempestivamente, presto il servizio di controllo del territorio, affidato alle Stazioni, e quello del pronto intervento, assicurato dal Radiomobile, non saranno più in grado di offrire una risposta pronta ed efficace ai cittadini.

In un’area così vasta e densamente popolata da sodalizi criminali – anche di natura mafiosa – che destano grave allarme sociale, nonché da una massiccia e crescente presenza di stranieri clandestini – alcune vittime del c.d. fenomeno del caporalato ed altri diventati padroni indisturbati di una “terra franca”-, è necessario un segnale immediato e concreto da parte dello Stato”.

Ieri, 28 agosto, una pattuglia del Radiomobile di Latina è stata nuovamente vittima di un episodio di violenza ad opera di un cittadino originario del Gambia che, dopo aver rifiutato di farsi identificare dai militari, li ha brutalmente aggrediti.

I due Carabinieri, con non poca difficoltà, sono riusciti a immobilizzare e arrestare l’aggressore, evitando così il peggio, ma riportando entrambi lesioni guaribili in cinque giorni.

Solo dopo circa 15 minuti dall’aggressione, fortunatamente, giungeva in ausilio una volante della Polizia. Un intervallo di tempo interminabile in situazioni così critiche, sottolinea Caforio, che aggiunge: “Ringraziamo i colleghi della Polizia, con cui spesso ci aiutiamo a vicenda precisando che questo aspetto è messo in risalto esclusivamente per far comprendere quanto vasto e sguarnito di personale sia quel territorio. Tuttavia, ciò che Caforio vuole mettere in maggior risalto – invitando tutti a riflettere e rivolgendosi soprattutto alla politica – è il fatto che, nonostante le ferite riportate, questa mattina i due militari hanno dimostrato un grande senso del dovere e della responsabilità”.

Infatti, entrambi, consapevoli delle difficoltà in cui versa il loro reparto e al fine di non sottrarre un’altra pattuglia al servizio del cittadino, hanno scelto di indossare l’uniforme e accompagnare il loro aggressore al Tribunale di Latina per l’udienza di convalida.

Questo gesto rappresenta un esempio di grande altruismo e di elevate virtù umane e militari. Secondo alcune indiscrezioni, solo durante il corrente mese di agosto, sono stati segnalati tre episodi di aggressioni a pattuglie del Radiomobile di Latina che hanno causato il conseguente ferimento di ben 6 Carabinieri, tutti costretti a ricorrere a cure ospedaliere.

Anche in tali occasioni sembrerebbe che nell’ambito dell’intero territorio del Comando Provinciale di Latina vi fosse una sola pattuglia del Radiomobile.

Caforio conclude: “Signor Ministro, prima che sia troppo tardi e soprattutto allo scopo di prevenire situazioni più gravi di quelle già accadute, è necessario rafforzare urgentemente i reparti territoriali dei Carabinieri di Latina e valorizzare quei militari che, pur di garantire l’ordine e la sicurezza pubblica al cittadino, continuano a sacrificarsi e rinunciare ai loro diritti, mettendo a grave rischio la propria incolumità fisica e mentale“.

Il Segretario Generale

Carmine Caforio

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