USMIA ha formalizzato una proposta rivolta allo Stato Maggiore dell’Esercito per migliorare l’accesso all’assistenza psicologica da parte del personale militare, soprattutto nei casi di gravi disagi emotivi legati a situazioni sanitarie personali o familiari, come patologie oncologiche o insufficienze organiche vitali. Attualmente, infatti, l’erogazione di tale supporto è prevista dalla normativa in vigore, ma richiede un’attivazione diretta da parte del militare tramite richiesta specifica al proprio comando.
Una criticità nel sistema: il rischio della mancata attivazione del supporto
Il procedimento attuale prevede che, a seguito dell’autorizzazione da parte del Dipartimento Impiego del Personale (DIPE) per la fruizione dei benefici della legge 104, non venga trasmessa alcuna comunicazione automatica al I Reparto dello Stato Maggiore dell’Esercito, che è invece la struttura deputata a garantire il supporto psicologico. Ciò significa che, anche in presenza di casi di disagio emotivo grave certificati, il reparto competente non viene messo in condizione di intervenire, a meno che non riceva una richiesta diretta. È evidente come, in momenti di profondo smarrimento emotivo, il militare o la sua famiglia non siano sempre nelle condizioni di attivarsi per tempo.
Una proposta concreta: attivare un flusso informativo automatico tra DIPE e I Reparto
Per rispondere a questa lacuna, USMIA ha chiesto l’introduzione di un coordinamento strutturato tra DIPE e I Reparto dello SME. In particolare, si propone che, ogni volta in cui venga autorizzata la fruizione dei benefici della legge 104 per patologie gravi, ne venga data comunicazione anche al Reparto competente per l’assistenza psicologica. L’obiettivo è garantire un sostegno tempestivo e concreto al personale militare, soprattutto nei casi in cui la malattia conduca al decesso del familiare, generando un vuoto e una sofferenza che necessitano di attenzione immediata.
Ancora una volta, USMIA ribadisce la propria vicinanza ai militari e alle loro famiglie, affinché nessuno si senta solo nei momenti più delicati. In linea con il nostro spirito fondante – *Una Acies *– chiediamo che questa proposta venga accolta con favore e trasformata in prassi consolidata all’interno della Forza Armata.
Roma, 5 giugno 2025
Unione Sindacale Militare Interforze Associati (USMIA