
TRATTAMENTO ALIMENTARE: UN DIRITTO INELUDIBILE PER IL BENESSERE DEI CARABINIERI
Il Segretario Generale Carmine Caforio lancia un accorato appello al Comando Generale dell’Arma, sottolineando l’urgenza di rivedere l’attuale sistema di vettovagliamento: “Ormai, sono troppi i Carabinieri, specialmente quelli in servizio presso Stazioni a forza minima o in sotto organico, prive di idonee infrastrutture e di adeguate convenzioni, che non riescono a godere di un pasto completo e dignitoso, trovandosi spesso nella condizione di dover rinunciare a questo diritto fondamentale.
“I rimborsi previsti per il vitto risultano palesemente insufficienti – sotto diversi aspetti, anche “ridicoli” – rispetto ai prezzi correnti di mercato. Una realtà che costringe i Comandanti di Stazione a negoziare accordi con esercenti locali che, il più delle volte, non sono in grado di garantire il servizio alimentare previsto dalle normative vigenti. In alcuni casi – aggiunge Caforio – le difficoltà logistiche e territoriali, trasformano la pausa pasto da momento di relax, utile al recupero psicofisico, a fattore di forte stress e tensione, con inevitabili ripercussioni sulla salute, sul benessere e sull’efficienza operativa.
“Oggi tutto questo non è più tollerabile!”, stigmatizza Caforio, riproponendo l’adozione dei buoni pasto elettronici, già sperimentati con successo da altre amministrazioni pubbliche, laddove non siano possibili altre forme di vettovagliamento. Questo strumento, oltre a ottimizzare l’impiego delle risorse umane e finanziarie, deflazionerebbe il carico amministrativo legato alla gestione delle convenzioni, eliminando quella disparità di trattamento tra chi usufruisce di un sistema efficiente e chi, invece, è costretto a sostenere personalmente il costo del pasto o, peggio, a rinunciarvi.
Caforio conclude:
“USMIA Carabinieri, fiduciosa della sensibilità dell’Amministrazione riguardo a questo tema cruciale per il benessere del personale e per l’efficienza istituzionale, ha inoltrato al Comando Generale dell’Arma una richiesta per sollecitare – attraverso l’avvio di un tavolo tecnico – un intervento risolutivo che non può più attendere, riservandosi di inviare le segnalazioni dei reparti maggiormente afflitti dalla problematica”.
Roma, 28 marzo 2025
IL SEGR. GEN. CARMINE CAFORIO