IL MINISTRO TAJANI VISITA I PRESIDI DI POLIZIA DEI CASTELLI ROMANI COLPITI DAGLI ATTENTATI INCENDIARI USMIA CARABINIERI: ORA URGONO RISORSE PER PASSARE DALLE PAROLE AI FATTI

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USMIA Carabinieri esprime apprezzamento per la sensibilità del Vicepremier e Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che oggi ha voluto partecipare il proprio sentimento di vicinanza al personale della Compagnia Carabinieri di Castel Gandolfo e del Commissariato della Polizia di Stato di Albano Laziale, colpiti da gravi atti intimidatori, donando simbolicamente un albero alle donne e agli uomini in divisa in servizio presso quei presidi.

Ora, però, ci si aspetta che dalle parole si passi ai fatti, dichiara il Segretario Generale Carmine Caforio: “I due alberelli saranno innaffiati con cura dal personale per renderli rigogliosi, ma se il Governo non vuole che appassiscano insieme alle nostre speranze, dovrà reperire urgentemente le risorse necessarie per garantire, con atti concreti, la sicurezza dei presidi delle Forze dell’Ordine.

“Gli attentati incendiari subiti nei giorni scorsi da due unità operative strategiche per il controllo del territorio, pongono inquietanti interrogativi sulla vulnerabilità dei presidi di polizia, da troppi anni trascurati a causa dell’incuria e della mancanza di fondi per la manutenzione e la messa in sicurezza delle strutture, frutto anche di politiche scriteriate di spending review che, anziché colpire gli sprechi pubblici, si sono abbattute sui pilastri portanti della società, tra cui la sicurezza del cittadino e degli operatori di polizia. Non possiamo permettere che il personale in uniforme continui a essere esposto a rischi prevedibili, costringendolo a operare in ambienti che non rispettano le norme basilari di sicurezza sui luoghi di lavoro previste dalla normativa di riferimento, in molti casi disattesa e violata.

A tal proposito, USMIA Carabinieri ribadisce con forza la necessità di un intervento immediato per la ristrutturazione delle caserme fatiscenti e la messa in sicurezza delle infrastrutture, assicurando protezione al personale e agli armamenti in dotazione, nonché il potenziamento delle difese passive, con l’installazione di sistemi di videosorveglianza interconnessi con le Centrali Operative dei Carabinieri e le Sale Operative delle Questure, che assicurino un coordinamento efficace e interventi immediati.

Caforio conclude: “Investire in sicurezza non rappresenta un costo, ma una imprescindibile scelta che il Governo ha il dovere di attuare per la tutela della vita e della libertà di ogni cittadino e di chi rappresenta lo Stato sul territorio, rischiando la propria incolumità per il bene del Paese.”

Roma, 28 febbraio 2025

IL SEGRETARIO GENERALE CARMINE CAFORIO

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