La Dirigenza nazionale e territoriale USMIA MM – GC, segue costantemente le problematiche correlate con il servizio mensa della Forza Armata, mantenendo alta l’attenzione verso i colleghi che soffrono di disturbi legati all’alimentazione, tra questi i celiaci.
Nelle altre FF.AA. italiane si è già da tempo provveduto ad adottare dei menu con alimenti gluten free e senza lattosio, attivando le necessarie profilassi volte ad evitare, nelle cucine, le possibili contaminazioni alimentari che nuocerebbero sensibilmente alla salute dei colleghi affetti da celiachia.
Le mense della nostra F.A., in alcuni casi, non hanno ancora attivato alcun protocollo di sicurezza alimentare volto a scongiurare l’indicata commistione di prodotti alimentari, tant’è che, per garantire la salute dei colleghi, si è provveduto all’erogazione di buoni pasto.
Tale prassi, ha prodotto nel tempo una serie di distorsioni organizzative, economiche e sociali che, a caduta, hanno inficiato il benessere del personale militare destinatario del servizio sostitutivo fornito dall’Amministrazione.
Infatti, non tutte le aziende dell’imprenditoria alimentare sono disposte ad accettare il ticket e, spesso, il militare è costretto a recarsi presso strutture lontane dai luoghi di vita con conseguenti difficoltà organizzative ed economiche, quest’ultime ancora gravate dalla tassazione interconnessa con lo strumento economico.
Da non sottovalutare altresi, l’esclusione del collega dalla mensa che, da sempre in ambito militare, è nella condivisione dei pasti con i propri commilitoni uno dei miglior momenti di integrazione sociale, ingenerando cosi, una deleteria autoesclusione dagli ambienti di vita comuni.
USMIA MM-GC, nel ribadire che sta monitorando costantemente tale condizione di disagio registrata da parte dei colleghi con celiachie e disturbi alimentari, ritiene indispensabile che nel complesso tutte le SS.AA. dispongano di un pronto adeguamento ai protocolli alimentari già in uso in alcune realtà della nostra F.A. come anche in quelle delle altre FF.AA. in maniera tale da poter lenire, in tempi brevi, la condizione di disagio vissuta dai tanti colleghe e colleghe che hanno rilevato le intolleranze alimentari a seguito del loro arruolamento nella Forza Armata.
il SEGRETARIO GENERALE USMIA MARINA MILITARE E GUARDIA COSTIERA
1°LGT Roberto MANGIONE