IN MEMORIA DEL CARABINIERE SCELTO ROMANO RADICI, MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALOR CIVILE E MEDAGLIA D’ORO VITTIME DEL TERRORISMO

C’è un momento in cui il sacrificio di un uomo diventa il simbolo eterno di coraggio e dedizione: “il Carabiniere Scelto Romano Radici è quel simbolo”. Alla Caserma Torrino Nord, sede del Nucleo Radiomobile di Roma e dell’omonima Stazione, si è svolta una solenne cerimonia per il 43° anniversario della sua tragica scomparsa. Caduto vittima di un vile attentato terroristico il 6 dicembre 1981, Radici è per sempre scolpito nella memoria collettiva come un esempio luminoso di eroismo e senso del dovere, insignito della Medaglia d’Argento al Valor Civile e della Medaglia d’Oro alle vittime del terrorismo.

Un evento carico di emozioni ha riunito cuori e voci per onorare un uomo straordinario. Alla cerimonia erano presenti il Comandante Provinciale, Gen. B. Marco Pecci, il Cappellano Militare Don Donato Palminteri, il Comandante del Nucleo Radiomobile, T.Col. Giuseppe Nardò, e i Comandanti delle Compagnie EUR e Speciale. Insieme a loro, il personale in servizio dei reparti, i membri dell’Associazione Nazionale Carabinieri, le Associazioni Sindacali Militari e tanti cittadini, uniti dalla stessa volontà di ricordare.

Momento di grande impatto emotivo è stato il coinvolgimento della famiglia Radici – la vedova, i figli, i nipoti, gli amici e i colleghi – che hanno ricevuto l’affetto e il rispetto dell’intera comunità. A rendere ancor più significativa la commemorazione è stata la partecipazione degli studenti dell’Istituto Comprensivo “Orsa Maggiore”, accompagnati dalle loro Professoresse. Le giovani voci, con parole semplici e profonde, hanno saputo toccare il cuore di tutti, dando prova di quanto il sacrificio di Radici continui a vivere nei valori trasmessi alle nuove generazioni.

Il momento più toccante è stato la deposizione di una corona d’alloro, accompagnata dalla lettura di pensieri scritti dagli studenti. Frutto di un lavoro attento e sentito, i loro messaggi di gratitudine e ammirazione hanno vibrato nell’aria, lasciando un segno indelebile nei presenti. Un gesto che ha rinnovato il legame tra passato e futuro, tra memoria e speranza.
Nel suo intervento, il Comandante Provinciale ha sottolineato con passione l’importanza di ricordare il sacrificio di uomini come Romano Radici: “Il suo esempio ci invita a credere nella giustizia, nella lealtà e nella solidarietà. Ricordarlo non è solo un atto di rispetto, ma un impegno a costruire una società più forte e unita.” Parole che hanno riecheggiato nei cuori di tutti, rafforzando il legame indissolubile tra istituzioni, cittadini e nuove generazioni.
Pensiero di Carmine Caforio: “Rendiamo onore ai nostri valorosi eroi e, mantenendo viva la memoria del nostro glorioso passato, costruiamo insieme il futuro dell’Arma e della Patria. Ricordare eroi come Romano Radici non è solo un tributo, ma una chiamata a essere migliori, a costruire un domani fondato su giustizia e solidarietà”.
Roma, 6 dicembre 2024
IL SEGRETARIO GENERALE
Carmine Caforio