L’onorevole Emilio Borrelli, in un suo intervento pubblicato su vari social, ha definito vedette impotenti i militari impiegati nell’operazione “strade sicure”.
USMIA, sindacato militare , ritenendo ingiusta ed irriguardosa tale affermazione nei confronti dei migliaia di commilitoni che operano quotidianamente a favore della comunità, fornisce una diversa chiave di lettura dell’operato dei militari: una visione più corrispondente alla realtà dei fatti.
I militari impegnati nell’operazione “Strade Sicure” , per decisione del Parlamento, hanno la sola qualifica di agenti di pubblica sicurezza, quindi garantiscono la piena operatività effettuando fermi di identificazione o per la ricerca di armi o droga o in flagranza di reato.
I soldati non possono procedere agli arresti,in quanto non hanno la qualifica di agente di polizia giudiziaria ,né tanto meno quello di ufficiale di polizia giudiziaria, che la legge attribuisce solo a limitate categorie della Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza.
In tale contesto, i militari operano quotidianamente in supporto alle Forze dell’Ordine affrontando pericoli e minacce che talvolta portano anche al ferimento di alcuni di loro.
In particolare, con le tecniche del Metodo di Combattimento Militare mettono in condizione di non nuocere malintenzionati senza ricorrere all’uso delle armi, esponendosi a colluttazioni anche con personale armato di corpi contundenti o armi da taglio, come peraltro, dimostrano i numerosi interventi in piazze complesse come proprio quella di “Napoli”.
Quindi, i militari di Strade Sicure tutto sono tranne che vedette inermi.
Invitiamo l’onorevole Borrelli a riconoscere l’impegno e l’abnegazione dei militari impiegati in funzione di ordine pubblico, e, da Deputato della Repubblica, a formulare proposte per modificare le attuali norme che disciplinano l’impiego dei nostri militari, se ritenute troppo blande o a chiedere la conclusione dell’Operazione , se la ritiene inutile, ma di non scaricare sui militari decisioni prese dalla politica nella sede istituzionalmente competente : il Parlamento della Repubblica .
Roma 30 agosto 2024
La Segreteria Generale