USMIA Interforze rassicura i propri associati in merito alle preoccupazioni e al disorientamento generati da alcune notizie diffuse negli ultimi giorni sui social riguardo alle modifiche previste dall’articolo 23 della nuova Legge di Bilancio.
L’Associazione sottolinea, tuttavia, che tale riferimento normativo, pur introducendo la possibilità di trattenere il personale fino al compimento del 70° anno di età, non riguarda le Forze Armate e le Forze di Polizia .
Infatti, qualora fosse applicata una simile misura, questa sarebbe considerata irrazionale e pericolosa, poiché metterebbe a rischio l’efficienza operativa dell’intero comparto, compromettendo la specificità e la sicurezza del servizio svolto dal personale in uniforme.
USMIA evidenzia, inoltre, che un simile provvedimento violerebbe il regime speciale previsto dal comma 3 della legge 165/2001, che regola le peculiarità delle Forze Armate e delle Forze di Polizia, introducendo un ulteriore elemento di incertezza giuridica.
Scongiurato tale rischio, USMIA rimarca, invece, la fondamentale urgenza dell’avvio di una riforma strutturale dell’attuale sistema pensionistico, istituendo un sistema previdenziale dedicato e adeguato alle mutate esigenze del comparto e al caro vita che, allo stato attuale, non consente al personale di garantire alle proprie famiglie una vita serena e dignitosa.
Attualmente, infatti, al momento del passaggio in quiescenza, dopo 40 anni di onorata carriera, fatta di rischi e sacrifici, il personale militare subisce una significativa riduzione del reddito mensile, che spesso lo costringe a cercare nuovi impieghi in altri settori lavorativi per arrotondare la misera pensione e sostenere la propria famiglia.
Una riforma pensionistica, attraverso l’istituzione di una previdenza dedicata che elimini le incertezze accumulate negli ultimi 25 anni a causa dell’inerzia dei governi che si sono avvicendati, grida “vendetta” e non è più rinviabile.
Sin dalla sua costituzione, USMIA Interforze ha sostenuto con coesione e fermezza la battaglia per istituire la previdenza dedicata, richiedendo più volte un incontro urgente con il Governo, come ribadito dai Segretari Generali (EI – MM – GC – CC) durante le diverse udienze avvenute presso la Funzione Pubblica per il rinnovo del contratto 2021-2024, attualmente in discussione.
La grande famiglia di USMIA continuerà a vigilare attentamente la situazione, pronta a difendere la dignità e i diritti dei propri associati, e a garantire che le peculiarità e la specificità del comparto siano rispettate e valorizzate concretamente .
Roma 28 ottobre 2024
Il Segretario Generale Esercito Il Segretario Generale Marina e GC Il Segretario Generale Carabinieri
NITTI Leonardo MANGIONE Roberto CAFORIO Carmine