In merito alla recente decisione del Consiglio dei Ministri di destinare l’ importo di 100 milioni di euro per il pagamento del compenso per lavoro straordinario, esprimiamo la nostra grande sorpresa e il nostro forte disappunto per l’esclusione delle Forze Armate da questo importante provvedimento. È assolutamente inaccettabile che solo la Polizia e i vigili del fuoco possano beneficiare di tali pregiate risorse, mentre il personale militare, impegnato quotidianamente nella salvaguardia della sicurezza nazionale, continua a essere ingiustificatamente trascurato e penalizzato.
In questo contesto, USMIA chiede con forza al governo di aprire con ogni possibile urgenza un tavolo tecnico per affrontare la questione dello straordinario. Dal primo tavolo di contrattazione a cui abbiamo partecipato, abbiamo proposto di assegnare a ogni militare in servizio permanente un monte retribuibile di almeno 55 ore mensili, con la possibilità di monetizzarle anche negli anni successivi. Questa misura rappresenterebbe un riconoscimento concreto del costante impegno dei nostri uomini e donne in uniforme.
Questa disparità non solo mina il morale delle truppe, ma compromette anche l’unità e la coesione tra le varie Forze Armate e le forze di sicurezza. Chiediamo un incontro urgente con le autorità competenti per discutere un piano equo e sostenibile che riconosca l’impegno di tutti i militari del comparto difesa e sicurezza, garantendo pari dignità e giustizia per tutti.
La nostra determinazione nel rivendicare diritti e riconoscimenti è più forte che mai. Non possiamo più tollerare un sistema che penalizza chi lavora instancabilmente per la nostra nazione.
USMIA non fa slogan populisti ma partecipa attivamente a tutti i tavoli di confronto per rappresentare i migliaia di soci.
Roma 19 ottobre 2024
La Segreteria Generale